22 ottobre 2010

EBAY e PAYPAL: obbligatorio inserirli nella Comunicazione delle operazioni Black List.

La lettura della recentissima circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 53/E del 21/10/2010 genera non poche perplessità negli operatori.

Tra queste, personalmente rilevo un allargamento (NON motivato giuridicamente) dei soggetti considerati "operatori Black List".
Il Lussemburgo è un esempio lampante di questo immotivato allargamento. Il riferimento letterale al dato normativo (le due liste nere di cui ai decreti del 04/05/1999 e 21/11/2001) dovrebbe far ricomporendere tra le controparti da inserire nelle comunicazioni le sole "Holding del 29" lussemburghesi ed invece la circolare dell'Agenzia illustra un totale allargamento a tutti i soggetti economici Lussemburghesi, senza limiti soggettivi.

Inutile dilungarsi sulla validità di questa interpretazione e dell'allargamento immotivato ed a mio giudizio palesemente contra legem, l'interpretazione ufficiale resta e con quella l'operatore prudente si trova a fare i conti in fase di compilazione.

Tra le conseguenze di questa lettura vi è la ricomprensione di EBay e PayPal nel novero delle controparti da considerare. Ebay Europe S.a.r.l. e PayPal S.a.r.l. & Cie. S.C.A. sono infatti soggetti economici Lussemburghesi.

Piccoli e medi e-commerce, Ebayer, commercianti... preparatevi.

21 ottobre 2010

BLACK LIST: pubblicata la circolare 53 dell'Agenzia delle Entrate sulla nuova comunicazione

In questo momento è stata pubblicata la tanto attesa circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 53/E del 21/10/2010 in merito al nuovo adempimento che prevede la comunicazione delle operazioni effettuate con paesi cosiddetti Black List.

La lettura della stessa dirime alcune questioni dubbie circa l'adempimento comunicativo che scade per la prima volta il prossimo 02 novembre.

11 ottobre 2010

CFC: Circolare 51 dell'A.d.E. sulle modalità applicative e sui costi Black List

L’Agenzia delle Entrate illustra, con la circ. n.51/E del 06/10/2010, la disciplina delle Cfc, così come modificata dal D.L. n.78/09, in vigore dal 01/07/2009.
L'Agenzia spiega in particolare la regolamentazione dei dividendi provenienti da Paesi a fiscalità privilegiata e le regole applicabili ai "costi da black list"; illustra anche le due esimenti ai fini della disapplicazione della disciplina Cfc:
- il principio del radicamento (lett.a, c.5, art.167, del Tuir), in base al quale il socio residente in Italia deve provare il radicamento della propria partecipata nello Stato estero di insediamento, oltre alla disponibilità in quel luogo, da parte della stessa, di una struttura organizzativa idonea allo svolgimento della propria attività;
- il principio del "tax rate" (lett.a, c.5, art.167, del Tuir), in base al quale l’imposizione effettiva che grava sull’utile ante imposte della Cfc deve essere quantomeno in linea con l’imposizione nazionale, a prescindere dal luogo in cui il reddito si considera prodotto e dalla nazione in cui avviene detta tassazione.