03 luglio 2006

Elusiva la scissione totale per ripartire un immobile

Il Comitato antielusivo, con il parere n.18 del 16 maggio 2006, ha ritenuto
operazione elusiva, una scissione societaria totale di una S.p.a. così strutturata:
- la S.p.a. è proprietaria di un immobile destinato ad uso abitativo, che gestisce
attraverso la locazione delle varie unità immobiliari in parte a terzi, in parte ai propri soci;
- il cui capitale sociale è suddiviso tra 3 nuclei familiari, ognuno dei quali ne
detiene un 1/3;
- con costituzione di 3 nuove società, rispettivamente attribuite alla integrale
titolarità dei 3 diversi nuclei familiari;
- ciascuna delle quali riceverebbe dalla società scindenda una percentuale del patrimonio di quest’ultima di valore corrispondente alla quota attualmente posseduta da ciascun nucleo familiare all’interno della S.p.a. scindenda.
Secondo il Comitato, l’operazione è evidentemente preordinata non a realizzare una riorganizzazione aziendale nell’interesse della società scindenda (e di quelle beneficiarie), ma a soddisfare l'esigenza di scioglimento della S.p.a., con assegnazione di porzioni del patrimonio immobiliare a favore dei soci uscenti ed
ha evidenziato i seguenti indici a sostegno del proprio giudizio:
1. la ristretta base familiare della compagine societaria protagonista della scissione;
2. l’estinzione della società istante a seguito della scissione;
3. la mancanza di prospettive di ingresso di nuovi capitali e/o soci nelle società beneficiarie;
4. la tendenza ad una diretta utilizzazione delle unità immobiliari da parte dei soci;
5. la mancata rappresentazione di reali strategie imprenditoriali conseguenti alla scissione;
6. l’assenza di effettivi propositi di gestione imprenditoriale collettiva.
Operazione dunque ritenuta elusiva.

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